Pet-human Legame rettiliano Caratteristiche rettiliane I serpenti sono velenosi?
I serpenti sono velenosi?
I denti dei serpenti sono acrodonti ovvero sono simili ai denti degli squali. Un dente acrodonte è appoggiato solamente all'arcata dentaria, quindi non è infilato nella parete. Questa tipologia di denti ha una radice molto piccola. Una radice molto piccola rende il dente più propenso allo staccamento.
Per rimediare a questo problema questi affascinanti rettili possiedono dei denti di riserva, sia innocui che velenosi, dipendentemente dalla specie. I serpenti hanno i denti anche sul palato e addirittura fino all'esofago. Questa dentatura gli permette di masticare più facilmente la preda.
Esistono 4 diverse dentature. La differenza tra queste dentature risiede principalmente nella capacità di iniettare o meno il veleno.
DENTATURA AGLIFA
I serpenti che possiedono la dentatura aglifa sono i boa, i pitoni e i colubridi comuni. Queste specie di serpenti sono incapaci di iniettare il veleno. Tutti i denti presenti in questa dentatura hanno tutti la stessa conformazione e cambia solamente la loro grandezza.
I denti anteriori delle specie arboree sono invece molto più sviluppati in grandezza e resistenza. Questo sviluppo gli permette di afferrare le prede in movimento (per esempio i volatili) evitando la perdita del dente stesso. Un esempio di serpente arboreo che possiede questi grandi denti è il Corallus caninus.
DENTATURA OPISTOGLIFA
I serpenti opistoglifi possono trasmettere una piccola quantità di veleno. Il veleno è una saliva speciale che proviene dalla ghiandola velenifera: la ghiandola di Duvernoy. Quest'ultima è posizionata sul palato e sprigiona veleno tramite la contrazione di muscoli specifici. Questi muscoli si contraggono durante il morso.
Solo alcune specie di serpenti che possiedono la dentatura opistoglifa sono mortali per l'essere umano; altre sono "innocue". Bisogna essere cauti anche durante l'interazione con le specie innocue. Un esempio di specie innocua è l'Heterodon nasicus. In questo serpente solo i denti posteriori hanno la capacità di iniettare una piccola quantità di veleno. Questi denti si trovano in fondo all'osso mascellare.
I denti del veleno presenti nella dentatura opistoglifa sono pieni. Questa caratteristica fa sì che il veleno gocciola esternamente al dente. Essendo denti pieni non esiste alcun dotto che porta il veleno dalla ghiandola velenifera all'interno del dente.
L'efficacia di questo veleno aumenta all'aumentare della durata di masticazione: maggiore è la lacerazione della carne, maggiore è il veleno iniettato.
DENTATURA PROTEROGLIFA
La dentatura proteroglifa è un mix tra la dentatura opistoglifa e la dentatura solenoglifa.
Le zanne del veleno presenti in questa dentatura sono anteriori, parzialmente cave e fisse. Il posizionamento anteriore delle zanne permette una maggiore efficienza iniettiva di veleno. I serpenti appartenenti alla famiglia elapidae (cobra e serpenti marini) possiedono questa tipologia di dentatura: sono mortali.
Gli elapidi possiedono un dotto che conduce il veleno dalla ghiandola velenifera all'interno della zanna. I serpenti in questione trasmettono il veleno attraverso un piccolo foro. Quest'ultimo ha una forma ovale e abbastanza larga che si trova sulla punta della zanna. Alcuni serpenti elapidi sono anche costrittori. Questa capacità permette loro una maggiore efficacia di trasmissibilità del veleno in quanto la zanna rimane ancorata alla preda.
Avendo citato il cobra immagino che ti sarai posto questa domanda: "Perché il cobra può sputare il veleno?". La risposta è molto semplice.
Il cobra può sputare il suo veleno a una lunga distanza perché il foro sulla punta del suo dente è piccolo e tondo. Questa specifica conformazione crea una maggiore pressione all'interno del dente, permettendo al cobra di spruzzare il suo veleno.
DENTATURA SOLENOGLIFA
La dentatura solenoglifa è la dentatura perfetta per iniettare il veleno. I serpenti appartenenti alla famiglia dei viperidi e dei crotali hanno questa tipologia di dentatura. Le loro zanne anteriori sono grandi, cave, lunghe e mobili. Insomma, sono delle vere e proprie siringhe per iniettare veleno. Il fatto di avere le zanne mobili permette a questi serpenti di estrarli a loro piacimento.
La loro ghiandola velenifera è di forma triangolare, è complessa e contiene una grande quantità di veleno. Solitamente però i viperidi e i crotali tendono a rimanere nascosti per poi attaccare all'improvviso specialmente se disturbati. Il loro veleno è letale.
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